PEC: as-pn[at]pec.cultura.gov.it   E-Mail: as-pn[at]cultura.gov.it   Tel: (+39) 0434 364356

Archivio di Stato di Pordenone

Odorico e il suo Memoriale

La pergamena che ricopre il manoscritto di Odorico di Francesco da Pordenone.

Una copia semplice, coeva, del testamento di Odorico; anch'essa è contenuta nell'Archivio Montereale Mantica.

Il Trecento italiano nell'Archivio Montereale Mantica

L’Archivio Montereale Mantica conserva, nel fascicolo 1 della busta 47, una delle più preziose testimonianze storiche del Trecento.
Si tratta del cosiddetto “Memoriale” di Odorico di Francesco, notaio – così lo tratteggiano gli storici - vissuto tra il 1263 ed il 1335 a Pordenone. Il Memoriale è di fatto un registro in cui la cronaca locale, la storia generale e la memoria domestica sono variamente documentate.

Il manoscritto, di 317x122 mm, è rivestito da una coperta coeva in pergamena, molto fragile e in pessime condizioni. Il registro, strutturato in 5 fascicoli variamente composti, presenta una rilegatura coeva gravemente danneggiata. Anche le 52 carte che lo costituiscono non sono in buono stato di conservazione: sono parzialmente rovinate da macchie di muffa e fori da tarlo e portano le conseguenze di un contatto con l'acqua, che ha scolorito l'inchiostro in alcuni punti.

Il manoscritto oggi consultabile grazie alla rete e alla tecnologia

Dato il precario stato di conservazione, il registro è stato escluso dalla consultazione. L'Archivio di Stato di Pordenone ne ha realizzato delle riproduzioni, che trovate in parte proposte in questa pagina, per permettere comunque al pubblico di fruire di questo prezioso documento in attesa di un restauro conservativo che ne renda stabili le condizioni e lo protegga da una rapida degenerazione fisica.

In questa sede vi presentiamo il documento e il suo autore e vi proponiamo un percorso di studio della fonte, attraverso alcune immagini selezionate.

La postazione informatica della Sala di Lettura resta a disposizione degli utenti che vorranno sfogliare virtualmente il manoscritto contribuendo allo stesso tempo a preservarne le condizioni materiali.

Chi era Odorico di Francesco da Pordenone?

E‘ Odorico stesso, con l’aiuto del figlio Giovanni, a fornirci i  i propri dati biografici.
I dati certi: nasce il 29 giugno 1263 a Pordenone e si sposa a 37 anni (sei giorni prima di compierne 38, quindi il 23 giugno del 1301).
Dal matrimonio nascono otto figli, cinque maschi e tre femmine, di cui il nostro annota con precisione l’anno e il giorno di nascita: in ordine Agnese, Giovanni, Pietro, Rikerius Nicolaus, Altaflor, Enrico, Clara e Francesco. Muore all’alba del 25 marzo del 1335.

Di che cosa si occupava? Le fonti non ci aiutano molto, sebbene gli storici, a partire da Giuseppe Bianchi, l’abbiano sempre presentato come notaio e maestro. Neppure nel testamento, restituitoci in copia, il testatore viene definito “notarius”. Odorico viene piuttosto presentato come “dominus”, proprietario terriero che gestiva i propri beni con grande dimestichezza.

Un'altra importante fonte su Odorico: il suo testamento

Qualche giorno prima della morte avvenuta all’alba del 25 marzo del 1335, Odorico verga il testamento che noi possiamo consultare solo nelle copie conservate sempre nell’Archivio Montereale Mantica (b. 83.22.2).

Il testatore esprime la volontà d’essere sepolto presso la chiesa di San Marco di Pordenone e di lasciare alla stessa 10 lire di piccoli pro fabricam et pro luminaria (per i lavori di manutenzione e le luminarie), ai sacerdoti cento soldi piccoli ciascuno e a una qualsiasi (cuilibet) cappella 20 denari piccoli. Elargisce pure una somma alla chiesa di Santa Maria, mentre alla chiesa di San Giovanni in capite burgi lega la decima che egli riscuoteva da un manso (illius mansi) per la manutenzione delle luminarie.

Davide Della Pria nel suo lavoro Uno zibaldone friulano del XIV secolo: il registro personale di Odorico da Pordenone a cui si rinvia, dedica un approfondimento proprio a questo tema, confrontando le elargizioni di Odorico con quelle espresse da uno dei figli, Francesco detto Meriçius, che fece redigere l’atto l’11 novembre 1364 dal notaio Vivencio del fu Viviano di Colle San Martino a Treviso. 

Il Memoriale

Un documento complesso: tipologia, datazione, scrittori e contenuti generali

Odorico e il figlio Giovanni, in successione, sono gli autori della cronaca contenuta nel manoscritto del Memoriale: cronaca che si inserisce nel filone attestato in Friuli a cavallo tra il XIII ed il XIV secolo. Il documento, che abbraccia un arco cronologico che va dal 1297 al 1350, segue uno schema annualistico, ricominciando la narrazione a conclusione d'anno. Il contenuto è piuttosto vario: riporta note storiche riferite a Pordenone e ai centri limitrofi, al Patriarcato di Aquileia, al territorio veneto, all'Italia centro-settentrionale e all'Impero. Le note sono inserite su di un registro che originariamente raccoglieva trascrizioni di testi latini di carattere medico, teologico, geografico ed astrologico.

Intenzione degli autori e dettaglio di alcuni eventi narrati

Le annotazioni memorialistiche sono redatte per scopo e uso personale, per fissare cioè alcuni eventi importanti. In particolare su Pordenone i compilatori fanno cenno alla costruzione di strutture ed edifici importanti per la città: ad esempio il completamento delle mura (1345) [23r] o del campanile del Duomo (1347) [38v]. Ricordano alcuni eventi catastrofici, come l'epidemia di bestiame del 1317 [6r], o l'incendio del 1318 [23v], l‘alluvione del 1321 [21r], una grandinata del 1326 [34r] ed il terremoto del 1348 [31r]. Le annotazioni precedenti al 1332 sono di Odorico, quelle successive sono integrazioni del figlio Giovanni. Odorico riporta note anche relative al tempo atmosferico e segue l'evoluzione stagionale alla quale collega la produzione ed il rispettivo andamento dei prezzi. Infine il testo è anche corredato da note di natura domestica separate da tutto il resto della narrazione.

Quelli presentati in questa sede sono spunti che consentano di inquadrare il documento, presentandone la natura e le potenzialità informative. Per approfondire la conoscenza del Memoriale di Odorico di Francesco da Pordenone è però essenziale partire dalla bibliografia che vi presentiamo di seguito, in parte disponibile anche online.

Studiare Odorico e il Memoriale: una bibliografia

Quello di Andrea Benedetti è cronologicamente uno dei primi lavori di studio della vita e dell’attività di Odorico di Francesco da Pordenone. L’immagine qui pubblicata ci parla non solo del notaio ma soprattutto della tecnica di raccolta di dati e di memorie del Benedetti, che di Odorico ne parla in Brevi notizie sui Pordenonesi illustri, in «Il Noncello», 2 (1952), pp. 7-64. e nella sua Storia di Pordenone, a cura di D. Antonini, Pordenone, 1964. 

Il Benedetti fu preceduto dallo storico Giuseppe Bianchi (1789-1868) che in Documenti per la storia del Friuli dal 1317 al 1332(I, Udine, 1844) trascrisse i passi relativi alla memoria storica e ai ricordi di natura domestica di un manoscritto del Memoriale che oggi conosciamo attraverso la copia del XIX sec. conservata presso la Biblioteca Civica “V. Joppi” di Udine (BCU, FP, ms.774), 

Di tutt’altro spessore è il lavoro di Marino Zabbia, che di Odorico, oltre ad aver redatto la voce biografica per il Nuovo Liruti (Odorico di Francesco da Pordenone, notaio e cronista in Nuovo Liruti. Dizionario Biografico dei Friulani, I, Il medioevo, a cura di C. Scalon, Udine, 2006, pp. 607-612) ha indirizzato i suoi studi sulla memorialistica (domestica e storica) in rapporto con le scritture notarili del Trecento (si veda La memoria domestica nella cronachistica notarile del Trecento, in «Quellen und Forschungen aus Italienischen Archiven und Bibliotheken», LXXVIII (1998), pp. 123-140; e Notariato e memoria storica. Le scritture storiografiche notarili nelle città dell’Italia settentrionale (secc. XII-XIV), in «Bullettino dell’Istituto storico italiano per il Medio Evo e Archivio Muratoriano», XCVII (1991), pp. 75-122. 

Ad Odorico anche Luca Gianni nel 2013 ha dedicato la voce omonima nel Dizionario Biografico degli Italiani (Istituto dell’Enciclopedia Italiana, vol. 79, p. 164).

Lavoro imprescindibile per lo studio di Odorico è la tesi di laurea in storia medievale di Davide Della Pria Uno zibaldone friulano del XIV secolo: il registro personale di Odorico da Pordenone (Università degli Studi di Trieste, a.a. 2016-2017). Oltre ad un accurato studio sulle fonti, Della Pria ha il grande merito di aver trascritto il memoriale restituendo alla comunità una fonte imprescindibile per la storia di Pordenone.

Sfogliare e conoscere salvaguardando il patrimonio: alcune immagini del Memoriale

Il memoriale come cronaca familiare: la vita di Odorico nella carta 32 recto

Nascita
[…] tempore mee nativitatis curebat MCCLXIII, die secunda exeunte iunio

Matrimonio
Tempore quem duxi uxorem eram XXXVII annorum et atingebam XXXVIII in VI diebus

Morte
Ego Iohannis quondam domini Odorici […] volo facere mentionem sui obitus MCCCXXXV, die XXV exseunte martii in galicinio veniendo ad festum Annunciacionis Virginis Marie 

Il memoriale come cronaca cittadina: le annotazioni di Odorico

L’epidemia di bestiame del 1317, c 6r 
Anno Domini millesimo CCCXVII per totum annum mortua sunt armenta

L’incendio del 1318, c 23v 
[Anno Domini] Millesimo CCCXVIII in vigilia sancti Bartholomei circa dimidiam noctem ignis succensus est in Portus Naonis usque molendinum superiorem et conbusit quod totum terram et post modum omnes inceperunt laborare de muro 

Il memoriale come fonte sui fenomeni naturali: un'annotazione di Giovanni

Il terremoto del 1348, c 31r 
Anno Domini millesimo trecentesimo XLVIII die XXV ianuarii, in conversione Sancti Pauli, post nonam,  regnavit subesive terremotus tribus vicbus. Prius fuit debilis, secondo fuit multum, horibilis tertius. Subegetus nam quatuor capitergia nostri campanile fuerunt submisa et mortuus fuit quidam pupilus. Omnes persone stupuerunt et conturbate fuerunt [...]



Ultimo aggiornamento: 29/11/2023